La chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta
Entrando
nel
borgo
di
Lugnano
da
viale
Regina
Margherita,
la
strada
ci
conduce
nella
grande
piazza,
dove
incontriamo
subito
il
monumento
più
importante:
la
chiesa
Collegiata
di
S.
Maria
Assunta
,
patrona
di
Lugnano.
Il
termine
Collegiata
significa
sede
di
una
Comunità
religiosa,
che
si
occupa
della
vita
spirituale
e
materiale della popolazione.
La
chiesa,
imponente
e
ben
proporzionata,
è
un
gioiello
d’arte
romanica
del
secolo
XI
o
XII;
secondo
la
tradizione,
è
stata
costruita
su
una
precedente
chiesa
eretta
da
Desiderio,
re
dei
Longobardi.
La
sua
originale
facciata
presenta
un
pronao
o
portico
sostenuto
da
colonne
.
La
volta,
sorretta
da
costoloni,
è
aperta
lateralmente:
sopra
i
cinque
archi,
sono
visibili
mètope
raffiguranti
i
quattro
Evangelisti
e
alcuni
elementi
musivi.
Nella
parte
alta,
si
nota
un
grande
rosone
a
doppia
ruota,
in
classico
stile
Umbro,
sormontato
da
un
rosone
più
piccolo;
sulla
sommità
del
tetto
svetta
una
grande
Aquila
che
tiene
sotto
gli
artigli un agnello. Sulla sinistra del portico, in posizione distaccata, si innalza il campanile cinquecentesco.
L’interno,
a
tre
navate,
è
ricco
di
colonne
e
capitelli
decorati;
il
pavimento
è
in
mosaico
alessandrino
cosmatesco:
di
fronte
all'entrata
un
elemento
quadrangolare,
con
cerchi
nella
direzione
degli
angoli,
indica
l'inizio
del
percorso
processionale.
La
cripta,
preceduta
da
un’originale
Schola
Cantorum
,
è
ricca
di
simbolismi,
con
le
sue
trabeazioni
a
viticci
e
le
lastre
figurate:
custodisce
un
crocifisso
in
alabastro
del
XVI
sec. a cui vengono attribuiti poteri miracolosi.
La
chiesa
contiene
pregevoli
opere
d’arte,
come
un
trittico
posto
nell’abside
di
Niccolò
Alunno,
pittore
umbro
del
quattrocento;
una
“Crocefissione”
di
scuola
Giottesca;
e,
nella
cappella,
una
“Decollazione”
di
San
Giovanni Battista , opera di Livio Agresti, del 1571.
Avvolta
nel
mistero
delle
sue
immagini
scultoree
(dal
significato
non
sempre
chiaro)
e
di
alcune
preziosità
stilistiche,
la
Collegiata
è
una
sorta
di
grande
Bibbia
popolare
che,
come
altre
cattedrali
romaniche,
consentiva
ai
fedeli,
spesso
analfabeti,
di
leggere
i
messaggi
della
fede
attraverso
simbologie
allora
conosciute:
raffigurazioni
come
moniti
scolpiti
nella
pietra,
con
lo
scopo
di
guidare
il
popolo
e
difenderlo
dalle tentazioni.
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